Le Origini del BodyBuilding: Bruno Sammartino

Le Origini del BodyBuilding: Bruno Sammartino



Nome: Bruno Leopoldo Francesco Sammartino

Peso Altezza AdN Nazionalià
125kg 187cm 10/1935 Italiana
Professione Alias Era
Strongman, Professional Wrestler The Italian Strongman, The Living Legend 1950, 1970

Bruno Leopoldo Francesco Sammartino, nacque nel 1935 a Pizzoferrato, in Abruzzo. Fu uno strong man italiano degli anni ’60, weightlifter e powerlifter, e partecipò alle competizioni di Wrestiling del WWWF (il predecessore del WWE). Detto anche “The Italian Strongman”, “The Original Italian Stallon” e “The Living Legend of Professional Wrestling”, Sammartino riuscì a fare un tutto esaurito al Madison Square Garden per ben 187 volte. Sammartino ha rifiutato più volte di entrare a far parte della WWE Hall of Fame. È stato un fautore del wrestling della Old School e ha lottato contro quello moderno pieno di steroidi e droghe. Lo inseriamo qui anche se è successivo agli anni ’50, perché è italiano e soprattutto perché i suoi allenamenti rispecchiavano molto lo style della Old School.

Biografia

Bruno emigra a 15 anni a Pittsburgh negli Stati Uniti: il capofamiglia è già negli States, dove ha gettato le basi per un futuro dignitoso in cui la parlata abruzzese e l’americano (non l’inglese, of course) si mischiano che è un piacere. C’è fame ma anche dignità, difficoltà giornaliere da sconfiggere a colpi di straordinari in fabbrica. Sembra una storia come tante ed invece è l’inizio di una vicenda speciale, è il primo capitolo dell’ascesa del più grande italiano di tutti i tempi nella WWF.
“Da bambino ero molto magro, in Abruzzo i medici parlavano di polmonite. Poi, quando sono arrivato in America gli specialisti hanno capito che si trattava di febbre reumatica. Oltre alle cure, per rinforzarmi ho iniziato a fare i pesi, a scuola inoltre praticavo la lotta. In poco tempo mi sono ritrovato a fare allenamenti sei giorni su sette. La mia carriera di fatto è iniziata lì, grazie a una malattia“.
Passò la sua adolescenza ad impegnarsi in modo quasi maniacale nel fortificare il proprio fisico, tanto che a 22 anni si era costruito un corpo incredibilmente robusto (oltre 120 kg di muscoli a fronte di un’altezza rispettabile ma tutt’altro che fuori dal comune) ed aveva raggiunto grandi risultati nel sollevamento pesi: nel 1959 conquistò il record mondiale di distesioni in panca piana con il peso di 256 kg senza nessun ausilio e con un fermo di 2’’ al petto. Questa forza incredibile lo posizionò per la candidatura alle Olimpiadi del 1956 non venendo chiamato dalla Nazionale Statunitense in favore del leggendario atleta Paul Anderson che superò il record di Bruno Sammartino di 70 libbre. Alla Università di Pittsburgh, Bruno, cominciò ad allenarsi nella lotta wrestling con il team locale allenato dall’istruttore Rex Peery.
In quegli anni eseguiva anche delle esibizioni di strongman in città ed il promoter televisivo Bob Prince lo inserì in uno show dell’epoca condotto dalla leggenda televisiva Bill Cardille in una emittente locale, la WIIC-TV Channel 11.
«Poco prima di diventare un lottatore professionista, lavoravo come manovale. In quel periodo stavamo costruendo un grande edificio a Pittsburgh. Nonostante fossi uno degli operai più giovani, chiamavano sempre me quando c’era da spostare del materiale molto pesante: avevo una forza fuori dal normale. Guadagnavo due dollari l’ora. Un giorno in cantiere arrivò un tizio che mi offrì di sfidare un orango-tango: se avessi resistito per cinque minuti, avrei guadagnato 50 dollari. Accettai subito. Dopo un quarto d’ora ero stremato, l’orango mi stava colpendo continuamente alla faccia. A un certo punto mi alzai, gli diedi un pugno allo stomaco con tutta la forza che mi era rimasta in corpo: lui andò ko e io tornai a casa con una cifra enorme per l’epoca».
Fu Vince McMahon Sr., allora promoter NWA, a notare il potenziale del ragazzo come lottatore professionistico ed a convincere Bruno a debuttare nel 1959 riconoscendole il potenziale e capendo che il ragazzo poteva arrivare lontano nel wrestling.

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Da li in poi la sua carriera nel wresling è un susseguirsi di successi in diverse federazioni ma soprattutto nella WWF in cui farà la maggiore fortuna fino al ritiro negli anni ‘80 del secolo scorso. Uno dei suoi ultimi match degni di nota è quello del 29 agosto 1987 in coppia con Hulk Hogan, i due sconfissero King Kong Buddy e One Man Gang segnando un vero e proprio passaggio di testimone. Di lì a poco Bruno Sammartino divenne un noto presentatore televisivo per la WWF fino ad una interruzione del rapporto con la stessa per divergenze professionali e gestionali avute con il proprietario Vince McMahon. Il problema secondo Bruno erano gli script degli spettacoli WWF eccessivamente complessi e l’uso di sostanze stupefacenti molto diffuso nella federazione.
Dopo il polemico divorzio dalla WWF, Bruno Sammartino ha fatto delle singole apparizioni nella UWF (federazione di Herb Abrams) e nella WCW: in particolare, ha svolto il ruolo di arbitro speciale nel Tag Team Steel Cage Match che vedeva Sting & Ric Flair contro Terry Funk & The Great Muta a Helloween Havoc 1989.

Alcune immagini:

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Dagli Anni Novanta in poi

  • Sammartino ha effettuato un’apparizione speciale per la federazione indipendente Ring of Honor il 16 settembre 2006 nel corso dell’evento svoltosi a Manhattan. Ha dichiarato di aver partecipato allo show perché la ROH rappresenta il wrestling come dovrebbe essere;
  • L’8 ottobre 2011 ha preso parte, come ospite speciale, a uno show della Adriatic Wrestling League, federazione italiana con sede in Abruzzo;
  • Il 28 aprile 2007 è stato introdotto nella American Wrestling Federation Hall of Fame;
  • Il 4 gennaio 2013 la WWE ha annunciato sul proprio sito che Sammartino sarebbe stato introdotto nella classe 2013 della WWE Hall of Fame;
  • Nel 2017 gli viene costruita una statua nel suo paese d’origine Pizzoferrato;

Bruno morì il 18 Aprile 2018 di morte naturale.

Allenamento

Combinava allenamenti con i pesi ad allenamenti a copro libero. Scrisse un libro sul sollevamento pesi in cui spiegava il suo metodo di allenamento: “The Bruno course of bodybuilding”. Si allenava tre volte a settimana in stile 3-4 x 6 con i pesi, mentre negli esercizi a corpo libero eseguiva dalle 15 ripetizioni fino alle 100 negli altri due giorni (per un totale, quindi, tra esercizi a corpo libero e con i pesi, di 5 volte a settimana).
Ecco una sua scheda con esercizi con i pesi:

  1. Squat
  2. Bench press
  3. Curl
  4. Lento bilanciere
  5. Rematore
  6. Sit-ups

Ecco, invece, una sua scheda con esercizi a corpo libero:

  1. Hindu squats 1 o 2 serie
  2. Hindu pushups 1 o 2 serie
  3. Pull-ups 2 serie
  4. Polpacci in isometria
  5. Collo in isometria
  6. Corsa

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WWF Hall Of Fame
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Immagine di repertorio

Questo articolo è parte di un insieme di varie informazioni prese dal web e di vari libri in forma cartacea. Si ringrazia particolarmente il volume The Secret Book Of Old School Training: Come aumentare di muscoli e forza con i segreti della Old School del Dott.Oreste Petrillo per la approfondita lista di culturisti old school dei primi del anni del secolo.


Giovanni Silvestri